Le ricette tradizionali mi hanno sempre affascinato e incuriosito. Le vedo come delle capsule del tempo che contengono una storia iniziata in un qualche punto del passato per poi arricchirsi passando di mano in mano, da madre in figlia, da famiglia a famiglia, viaggiando nel tempo e nello spazio.
Proprio come la ricetta di oggi, hanno attraversato periodi storici, epoche, mode e vicissitudini famigliari, sono state arricchite di ingredienti nei tempi buoni e adattate a quello che c'era a disposizione nei tempi di magra, tutto con un obiettivo ben preciso: soddisfare il palato di tutta una famiglia per poter festeggiare attorno ad una tavola.
Le ricette sono delle storie che si raccontano mentre si mangia tutti insieme quel cibo preparato compiendo gesti antichi, pensato per risolvere un problema; mani che si sovrappongono a mani in gesti che si ripetono attraversando tempo e spazio.
Una visione fantascientifica.
In questo articolo vi racconto proprio di una di queste ricette, perché anche la strada che ha percorso per arrivare fino da me è una storia nella storia e ha la dolcezza di una nonna, Rosi detta "Nonna Ro'", che ha cucinato per la sua famiglia e, questa volta, anche per me.
Rosi è la mamma Silvia, la nostra panettiera di fiducia di "A Proposito di Pane" e autrice di quei pani meravigliosi dei quali ci ha rivelato le ricette, un grande dono in questi tempi di quarantena. Le ricette dei pani li trovate tutti qui: "Pane & Ceramica"
In questo periodo così incerto (siamo in quarantena per il Covid19) pensare alla tradizione mi ha dato un senso di sollievo.
Se le nostre nonne o bisnonne che hanno attraversato periodi come le guerre, sono riuscite a farci arrivare queste ricette meravigliose: allora c'è speranza.
Ci preoccupiamo e ci lamentiamo di non trovare lo lievito o la farina che usiamo abitualmente mentre loro sfornavano torte e biscotti sotto le bombe.
Il nostro nemico è terribile, forse come una guerra, il periodo è difficile, molto. Ma dobbiamo avere speranza.
Torniamo alla storia di Rosi che impara dalla sua mamma a cucinare questo piatto: "Il Casatiello Napoletano di Pasqua"... ma come mai Rosi, che è calabrese, cucina un piatto tradizionale napoletano? le tradizioni si sono mescolate?
Facciamo un balzo indietro sulla linea temporale: sono gli anni '60 e a Torino arrivano tante famiglie richiamate dal lavoro offerto dalla Fiat. E' un esodo, ci sono napoletani, calabresi, pugliesi, siciliani e tante famiglie che stringono amicizie con altre famiglie lontane dalla loro terra.
Ci si invita a pranzo nelle feste comandate dove si cucinano i piatti tipici che ricordano i bei tempi, sono ricette semplici, della tradizione contadina, inventati da chi con poco, le uova della gallina o il formaggio fatto con il latte della propria mucca o la farina riavuta dal mulino, riusciva a fare molto, sicuramente a far festa.
E voilà, parte lo scambio di ricette, perché la convivialità e il gusto di stare a tavola sono caratteristiche che uniscono tutta l'Italia senza nessuna distinzione sul "da dove vieni".
Così la mamma di Rosi che aveva un'apertura mentale straordinaria, elargiva le sue ricette e attingeva a sua volta dagli altri connazionali che si ritrovavano lontani, anche loro, dai loro paesi.
Che storia fantastica!
Sì, ma arriviamo alla ricetta?
Eh, la ricetta... Quando ho chiesto a Rosi di mettere giù la ricetta, l'ho messa un po' in crisi perché tutte le ricette tradizionali sono fatte da ingredienti molto personali: manciate e pizzichi, un po' di questo, lievitazione a occhio, consistenza a scricchiolio, cose del genere...
Però poi siamo arrivate a una formula replicabile da tutti. Procediamo!
Il Casatiello napoletano di Nonna Ro'
Ingredienti per l'impasto:
220 g di acqua temperatura ambiente
1 cucchiaino di zucchero
20 g di lievito di birra
400 g di farina di forza o tipo 0 ( qui è dove spiego la forza della farina)
30 g di olio evo
1 cucchiaino di sale
Ingredienti per il ripieno:
a piacere perché puoi usare anche ingredienti dolci (come mi piace!)
per questa ricetta Rosi ha usato: Prosciutto cotto, provola silana o fontina, pancetta affumicata, uova sode. Un uovo crudo.
Preparazione:
La preparazione dell'impasto è tale e quale a quella dell'impasto per pizza. Brevemente: si scioglie lo lievito con l'acqua, lo zucchero e l'olio. Si aggiunge alla farina, si aggiusta di sale e si impasta fino a ottenere una palla.
Lasciare lievitare l'impasto per almeno 3 ore dopodiché stenderlo piuttosto sottile e ritagliare dei rettangoli.
Sminuzzare in una ciotola tutti gli ingredienti del ripieno ( tranne l'uovo crudo) e disporlo sui rettangoli.
Arrotolare su se stesso il rettangolo e dare la forma desiderata. Qui, davvero, viva la creatività! Puoi fare una treccia , una ciambella o una colomba, divertiti!
Decorala inserendo nelle pieghe qualche uovo crudo ben lavato e poi lascia riposare per almeno altre 2 ore o "a occhio" se hai più esperienza.
Inforna in forno caldo a 200 °C. Il tempo dipende dalla grandezza delle forme del tuo Casatiello. Deve diventare colorito e l'impasto deve essere cotto, di solito ci vogliono dai 30 ai 45 minuti.
Questa è la ricetta completa del Casatiello che negli anni '60 una signora di origini napoletane ha passato alla mamma di Rosi e che ora Rosi ha cucinato, aggiustandola con la sua esperienza e creatività, (anche) per me.
Essendo una ricetta molto versatile è perfetta per questo periodo perché la puoi fare utilizzando gli ingredienti che hai a disposizione in frigorifero.
"Sì, ma ci vuole tempo per la lievitazione! "
Perfetto! In questo periodo il nostro tempo ha assunto un significato diverso ed è bellissimo dedicarlo alla preparazione di piatti speciali per la nostra famiglia, o per fare un dono a un vicino di casa, ... sarà comunque un momento bellissimo sfornare un piatto così.
Se invece proprio non sei capace, non hai voglia, preferisci mangiare invece che cucinare, allora prova a rivolgerti alla panetteria o alla gastronomia sotto casa, lo cucinano in molti posti in questo periodo.
> Se poi abiti nella nostra zona (Trana, Giaveno, Coazze) allora puoi rivolgerti a Silvia che in negozio ha sicuramente la Torta Pasqualina e la Pastiera Napoletana perfette per il pranzo di Pasqua e tutti i prodotti a base di cioccolato Caffarel per i pensierini dolci per i bambini.
Ti è piaciuta questa ricetta/storia, spero che tu l'abbia anche provata. Se è così sarebbe bellissimo vedere le foto della tua preparazione o sapere se ti è piaciuta.
Se mi segui su Instagram ( @lofficina) taggami nelle tue storie.
Se ti interessa rimanere aggiornato sulle iniziative, avere degli sconti sulle ceramiche o anche solo seguire il mio lavoro puoi iscriverti alla newsletter #slowclayfastfood.
Iscrivendoti alla newsletter riceverai subito un buono sconto da utilizzare sul tuo prossimo ordine! Non perdere l'occasione!