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Immagine del redattoreSonia Girotto

Una tradizionale e antica salsa acida di cuiet (silene vulgaris)


Amo questo periodo dell’anno, questi mesi di primavera quando il tempo è instabile e nervoso. Ci sono giornate piene di sole e altre che sembra di essere di nuovo in autunno. Dopo una pioggia i prati sono di nuovo verdissimi e l'erba cresce nel caldo umido del sole del pomeriggio.

Amo poter uscire a raccogliere le erbe, cercare quelle migliori nei prati dietro casa che so essere incontaminati da chimiche nocive, mi fa pensare a scene ancestrali dove ci si nutriva dei frutti che la natura donava. Purtroppo ora diventa sempre più difficile godere di questi piccoli e semplici tesori per mancanza di tempo o perché non si vive in campagna, ma se si ha la possibilità di fare una gita è un'ottima opportunità per fare piccole scoperte.

Mi raccomando, non consumare erbacee di cui non sei del tutto sicuro, piuttosto falle controllare da una persona fidata, o cercale al mercato dei contadini del paese, perché sovente le puoi trovare anche lì.

Continuo la carrellata sulle erbe primaverili con una erbacea spontanea commestibile molto diffusa qui in Piemonte, ma anche sicuramente nel resto del nord e centro Italia: il Silene Vulgaris.

Qui da noi lo chiamiamo cuiet, ma l’ho sentita chiamare in tantissimi modi diversi anche solo a pochi chilometri di distanza. Della pianta si consumano solo le foglie appena spuntate (quelle che nella foto qui sopra si vedono a sinistra) e ben prima della fioritura quando diventano troppo coriacee. Le foglie sono di un bel verde intenso, lanceolate e lisce. E’ facile da riconoscere soprattutto dopo la fioritura quando i suoi frutti si trasformano in capsule coriacee che contengono piccoli semini neri (come si può vedere nella foto qui sopra a destra). La raccolta è facile e veloce perché si raccolgono solo le foglie in cima quindi lontane dal terreno.

I cuiet sono ottimi in cucina e si possono usare nelle stesse preparazioni degli spinaci, quindi come contorno, come ripieno dei tortelli con la ricotta, in deliziose frittate o nei risotti.

Oggi però vorrei proporti una salsa che prepara mia mamma, anzi, ogni volta le devo chiedere la ricetta perché da un anno all'altro me la dimentico . Una volta raccolti i cuiet, lavati sotto l’acqua e privati dei residui fili d’erba che vengono su durante la raccolta, questa ricetta è velocissima da preparare.

Gli ingredienti sono:

- una ciotola piena di cuiet,

- tre o quattro uova,

- un bicchiere di latte,

- mezzo bicchiere di aceto,

- uno spicchio d’aglio,

- olio extravergine d’oliva,

- sale qb.

Preparazione:

Per prima cosa fai appassire i cujet in una pentola dove avevi messo a soffriggere un po’ d’olio con lo spicchio d’aglio. Mentre cuociono rompi le uova in una ciotola, aggiungi l’aceto (mezzo bicchiere o di più se ti piace più acida) e il sale e gira ben bene con una forchetta.

Quando i cujet sono cotti aggiungi un bicchiere di latte e rimesta con un cucchiaio di legno, dopo di che aggiungi il preparato di uova e aceto poi rimesta pian piano facendo attenzione a non far raggrumare le uova. Bastano 5 minuti, il tempo che le uova prendano un colore chiaro.

Se vuoi una salsa più lenta puoi usare 4 uova o di più e aggiungere un po’ di latte, se la vuoi più acida basta aumentare la quantità di aceto.

E’ ottima come contorno o da mangiare con del buon pane integrale.

La ricetta è semplicissima e veloce. Volendo puoi preparare i cuiet anche in frittate, in risotti, come ripieno con la ricotta per i tortelli o anche solo come contorno.

Qui sopra ho servito la salsa in un piattino in gres verde con bordo movimentato. Se ti piace servire le tue ricette in piatti un po' originali e diversi dal solito piatto bianco puoi vedere nel mio shop se c'è qualcosa che fa al caso tuo. Se invece hai un'idea di piatto da realizzare puoi contattarmi e vedremo insieme se la tua idea è realizzabile.

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